Le caratteristiche fondamentali che dovrebbe avere una poltrona per barbiere



Sono davvero pochi gli elementi caratteristici di un’attività professionale ad avere la stessa iconicità e riconoscibilità di una poltrona da barbiere.

Parlare di una poltrona da barbiere significa essenzialmente parlare di un oggetto che, oltre a poter essere definito di scena, rappresenta il segno distintivo più evidente della professione del barbiere.

L’aspetto sicuramente più interessante è che non si tratta solamente di un elemento necessario allo svolgimento dell’attività, ma è più che altro un’icona che ha saputo attraversare i secoli e pur rinnovandosi si è mantenuta fedele allo scopo per cui era stata progettata.

Dopotutto tra il barbiere e la sua poltrona esiste una mutua collaborazione, nessuno dei due potrebbe esistere indipendentemente dall’altro e come in una tacita alleanza che ogni giorno si rinnova la poltrona è sempre lì fedele in attesa del prossimo cliente.

Ci sono delle peculiarità basilari che una poltrona da barbiere dovrebbe avere per poter essere definita tale, andiamole a vedere.

La storia della poltrona da barbiere

Prima d’inoltrarci alla scoperta della sua caratteristiche fondanti, è opportuno tracciare una breve storia della poltrona da barbiere se non altro per comprendere meglio come sia effettivamente diventata ciò che tutti noi oggi conosciamo.

Per gran parte della loro storia, i barbieri hanno sempre esercitato la loro attività su delle comunissime sedie, inoltre bisogna ricordare come, almeno inizialmente, la categoria del barbiere comprendeva numerosi compiti che spesso esulavano dalla cura dell’aspetto fisico della persona, ma si spingevano anche dell’odontoiatria e persino nella chirurgia di base.

Bisogna arrivare intorno al 1850 per osservare le prime avvisaglie di cambiamento non solo nella professione vera e propria, ma soprattutto negli elementi principali dell’attività.

Nel 1878 l’azienda Saint Louis Archer Company presentò quella che effettivamente era la prima poltrona da barbiere reclinabile in possesso di poggiapiedi e, benché lontana dagli standard attuali, cominciò a tracciare una linea ben precisa che venne seguita anche dagli altri produttori.

Ma la grande innovazione ci fu nel 1900 quando Ernest Koken lanciò sul mercato la prima poltrona che, grazie a un appropriato sistema idraulico, poteva essere girata dal barbiere semplicemente utilizzando un controllo laterale.

Da quel prodotto si partì per realizzare elementi sempre più perfezionati e capaci di migliorare il lavoro del barbiere, nonché d’incrementare il livello di comfort del cliente sino a giungere ai tempi moderni in cui la caratteristica poltrona da barbiere è dotata di tutte le comodità del caso.

Le caratteristiche fondamentali di una poltrona da barbiere

La comodità

E’ la peculiarità principale, quella senza cui tutte le altre sono semplicemente degli accessori inutili e privi di senso. Una poltrona da barbiere deve imprescindibilmente essere comoda come prima cosa.

E non si tratta della sola seduta vera e propria, riguarda più che altro l’aspetto generale e la sua importanza nel definire i risultati finali. Si potrà anche avere un’attività dotata di tutti i comfort possibili e immaginabili, ma in mancanza di una poltrona comoda è inevitabile che l’esito sarà il fallimento totale.

Una poltrona da barbiere comoda, invece, oltre ad assicurare al cliente un’immediata sensazione di benessere psicofisico, lo metterà in condizione tale da sottoporsi ai vari trattamenti con maggiore partecipazione positiva e relativo grado di soddisfazione finale.

E dal momento che la poltrona andrà ad agire direttamente su testa, corpo, schiena e gambe, è essenziale che risulti adeguatamente imbottita su tutti i punti principali.

Il tessuto

Nonostante quanto si possa pensare, la scelta del tessuto di una poltrona da barbiere non è solo una mera questione di estetica, ma riguarda da vicino anche l’aspetto precedentemente trattato.

Che si opti per della pelle o per dell’ecopelle, l’importante è non lesinare sulla qualità del prodotto finale, soprattutto perché la densità del materiale impiegato ha una notevole importanza nel mantenere degli elevati standard qualitativi nelle zone riservate all’imbottitura.

Certamente per un cliente che entri in un barber shop una poltrona da barbiere ben tenuta e di pregio è in grado di risaltare immediatamente all’occhio, ma per il barbiere si tratta di un investimento ragionato che va preservato nel tempo.

Scegliere materiali d’infima qualità significa ben presto avere un danno economico anche ingente per un eventuale riparazione o sostituzione.

Il sistema idraulico

La poltrona da barbiere è innegabile che subisca un quantitativo di stress giornaliero davvero considerevole, clienti di tutte le età e peso si avvicendano e sono centinaia i singoli movimenti che il sistema idraulico deve sopportare.

Una poltrona di qualità non può prescindere da una pompa idraulica di qualità. Si tratta quasi di un’ovvietà, ma spesso è un aspetto molto sottovalutato. Scegliendo un sistema idraulico economico il rischio di provocare seri danni a lungo andare per i clienti e anche per il barbiere stesso sono davvero alti e alla fine il gioco non vale la candela.

Una poltrona, invece, dotata sì di tutti i comfort e gli alloggiamenti utili per la professione, ma soprattutto di una resa realizzativa ottima può diventare una fedele compagna di lavoro per molti anni senza che insorgano problemi di qualsiasi tipo.

Conclusione

Stile, design, tessuto, se su questi aspetti il barbiere può avere già una vaga idea su quale optare per la sua attività, per altri elementi come la pompa idraulica, la garanzia a lungo termine o il costo non è inconsueto che ci sia spesso un po’ di confusione.

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